SOCIAL THINGS – Ludopatia e Gioco d’azzardo problematico
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Per il ciclo Social Things, il 22 settembre (ore 21) si parlerà di “Ludopatia e Gioco d’azzardo problematico” all’interno di Yellow Factory, con ospiti d’eccezione
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Gratta e…Perdi: la ludopatia associata al gioco d’azzardo è uno dei temi più urgenti su cui istituzioni e famiglie stanno discutendo. Dalle norme più restrittive all’assistenza fornita soprattutto dal mondo dell’associazionismo e del volontariato, l’Italia sta affrontando proprio in questi giorni il fenomeno, finalmente in maniera seria e precisa. Ciò accade anche nella riviera romagnola e nella provincia di Rimini. Per approfondire la materia, Yellow Factory, in collaborazione con il Comune di Riccione, ha deciso di dedicarvi una puntata del “Social Things”, il ciclo di incontri ideato e condotto dal giornalista e autore televisivo Fabrizio Vecchione, sui temi più attuali con cui i giovani, le famiglie e le imprese si stanno confrontando oggi. Invitati esperti e istituzioni: oltre all’Amministrazione Comunale, parteciperanno anche Mauro Croce, Psicologo, Psicoterapeuta e Criminologo; Daniela Casalboni, Psichiatra; Paolo Maroncelli e Cristian Tamagnini, Comitato Slot Mob Rimini.
Il progetto Yellow Factory prosegue, dunque, e con la fine della bella stagione, “rientra” nel locale di via Manfroni 1, dal giardino esterno che ha ravvivato l’estate del Marano. Appuntamento dunque venerdì 22 settembre, a partire dalle ore 21. Ingresso libero.
“Yellow Factory”, il nuovo contenitore culturale dedicato ai giovani e alle arti
Sulle ceneri di un ex night club sequestrato alla mafia, nasce “Yellow Factory”, un progetto culturale e multidisciplinare che, in collaborazione con il Comune di Riccione, si propone come spazio di aggregazione per i giovani e luogo di incontro tra artisti, intellettuali, personaggi pubblici e culture diverse. Qui, nella Perla verde dell’Adriatico, meta privilegiata dei turisti di ogni parte d’Italia e non solo.
Al passato opaco di questo luogo, si contrappone una visione positiva e pulita della società, aprendo gli spazi un tempo utilizzati per attività criminali alle performance artistiche provenienti da tutto il monto, intercettando culture e tendenze che verranno riproposte all’interno di un ambiente prettamente dedicato alle nuove generazioni. L’arte come forza dirompente, capace di fare luce dove prima c’era solo oscurità, come un fulmine, scelto come logo e come simbolo di rottura con il passato, ma anche come fonte luminosa, che apre una breccia nel cielo plumbeo e indica una strada.
La strada della cultura, dell’arte e della socialità. I tre pilastri che sostengono la Yellow Factory, insieme ai tantissimi giovani che qui troveranno luci e colori, ma anche tanta musica, design, moda e tanto altro. Ma soprattutto, la parola chiave di questo progetto sarà incontro: con gli artisti, certo, chiamati a raccontare la loro esperienza ai ragazzi e alla Città, ma anche con gli altri fruitori di questi spazi, che non sono virtuali, ma reali.
Yellow Factory, via Manfroni 1 Riccione – [email protected]