Gli agenti della Polizia stradale che erano accorsi in viale Veneto, a Riccione, sull’incidente in cui ha poi perso la vita Simone Ugolini inguaiano ora l’altro giovane, quello che ha voluto filmare la morte in diretta e metterla su Facebook. “Metti via telefonino. Quel ragazzo sta molto male, smettila di filmarlo”. Glielo hanno ripetuto più volte gli agenti. Ma l’esperto d’arte di ventinove anni, riccionese, ha continuato comunque a filmare. Infuriati coloro che prestavano soccorso: niente da fare. Fatto sta che è stato iscritto nel registro degli indagati, per pubblicazione di immagini oscene nel senso di raccapriccianti. Non lo è, invece, per omissione di soccorso. La registrazione della sala operativa ha confermato che un’altra persona aveva già chiamato i soccorsi quando il ragazzo aveva cominciato la sua telecronaca di morte. Il giovane ha riconosciuto l’errore e chiesto scusa a tutti per un comportamento oggettivamente inqualificabile che lascia basiti.
