Davanti all’ospedale “Bufalini” di Cesena una processione interminabile di appassionati, gente comune, curiosi. Accade sempre così in ogni tragedia che si rispetti. Sono soprattutto i tanti fans ad esprimere il profondo e sincero dolore per la morte del loro idolo. “Kentucky Kid 69” recita un biglietto lasciato da un ragazzo. Un ultimo congedo con il soprannome e il numero di gara del suo campione.
Numerosi centauri con il casco in mano e il giubbotto di pelle sostano in religioso silenzio nel luogo dove Nicky Hayden ha concluso anticipatamente la sua esistenza. “Avrei voluto vederlo ma un’infermiera mi ha detto che non era possibile”. Questo il racconto di una donna che ha lasciato un mazzo di fiori sul marciapiede.
“Sono venuto ogni giorno sperando nella buona notizia”. Un altro giovane esprime il suo dispiacere per il fatto che non ci sarà la camera ardente. “Meglio a Nicky non sarebbe piaciuto certamente, lui che in pista apriva la manopola del gas e lasciava dietro il gruppo”. Questo il commento di un uomo adulto che ha le lacrime agli occhi e la voce rauca.
Salvatore Occhiuto