Armando Arcangeli è stato rinviato ieri a giudizio insieme a otto persone in tutto, imputate a vario titolo di bancarotta fraudolenta per distrazione, bancarotta preferenziale e vari reati tributari. Secondo la ricostruzione fatta dalla Guardia di finanza, Arcangeli aveva lasciato la Valleverde quando era ormai sull’orlo del baratro, portandosi via il ‘suo’ capitale appena in tempo. E aprendo così la strada al gruppo arrivato da Brescia per rilevare l’azienda. Accuse queste sempre rinviate al mittente. Ora la parola passa al Tribunale.
